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Visualizzazione dei post da 2016

I FISIOTRUCCHETTI: stirare

Per chi stira o lava i piatti https://www.youtube.com/watch?v=iKlO4xsQmxM

Sempre col naso sul cellulare??

Nuovo video https://www.youtube.com/watch?v=XRUiOJtf1bo&feature=youtu.be
Nuovo video: portare la spesa

Un'afasia capricciosa

Da ormai parecchi anni tratto una walchiria di 92 anni. Emigrata dalla Lituania tedesca all’età di 14, ha vissuto in Italia per quasi 60 anni. Ciononostante, ha ancora l’accento crucco, parla in tedesco con i figli, e i generale con il tedesco sembra trovarsi sempre più a suo agio che con l’italiano. L’ho presa in carico dopo una protesi d’anca, e non l’ho più lasciata. Sebbene io sia più propensa ad indirizzare ad altri i pazienti dopo qualche tempo (trovo che cambiare approccio e mani, dopo un po’, sia indispensabile ), lei non mi ha permesso di mandarle un collega. Succede a tutti noi. Ormai è diventata una terapia reciproca, e senz’altro anch’io non potrei più farne a meno. La sua storia clinica è lunga e complessa (92 anni, che vi aspettavate?!) ma ve la risparmio. Vi dirò solo che soffre da anni di TIA, che si manifestano talvolta con una pericolosissima perdita di coscienza (cade improvvisamente , causa delle fratture dell’anca 10 anni fa), talvolta con degli innocui ma

Minivideo FISIOTRUCCHETTI

Alla fine è successo: stanca di ripetere sempre le stesse cose ai pazienti, ho creato delle "pilloline" di ergonomia in versione video. Naturalmente un minuto di video non sostituisce le parole e il tocco di un professionista, ma senz'altro qualcuno apprezzerà dei semplici trucchetti per avvertire meno dolore nelle più consuete situazioni di vita quotidiana. Gli attori non sono professionisti, e anche per me era la prima volta con il green screen... Devo dire che sono stati giorni di faticoso divertimento, che speriamo diverta e sia utile anche a voi Buona visione a tutti! I FISIOTRUCCHETTI: pulizie

10 tipi di fisioterapista che potresti incontrare oggi stesso

1)       Il neolaureato . Si sente fortissimo, le terapie gli sembrano quasi tutte più facili di quanto credesse, si impegna molto e accetta qualunque paziente in qualunque parte del mondo. Essendo fresco di studi  considera sullo stesso piano diagnostico una patologia rarissima e una frequentissima.  E’ il motivo per cui spesso ci azzecca, rispetto a colleghi più esperti. Quello, e l’entusiasmo, lo rendono invincibile… fino al primo corso di approfondimento, quando cade nello sconforto della vastità di cose da sapere. 2)       L’”arrivato”. Ogni volta che lo incontri, lascia intendere di essere la massima autorità nel campo si cui si sta occupando in quel momento, anche se se ne occupa da due mesi. Spesso parla lasciando cadere briciole di sapienza che  spera tu raccolga -per il tuo bene-. Due mesi dopo, lo riincontri e si sta occupando di tutt’altro, in cui comunque è già diventato formatore di medici e professori. E così via.  E’ insopportabile, ma spesso è bravo davvero,  e

10 cose che non sai sul tuo fisioterapista

1) Il corso di laurea in fisioterapia dura tre anni. In esso il fisioterapista impara l’anatomia, la riabilitazione e la nobile arte del cercare corsi affidabili per imparare tutto il resto. 2) Se il tuo fisioterapista ti sembra stanco, è perché ha passato tutto il giorno a dare attenzioni . Se sembra riposato, ha solo imparato a dissimulare molto bene. 3) Non c’è la tecnica perfetta: ma c’è sicuramente il fisioterapista giusto per te , quindi non smettere di cercarlo! 4) Il fisioterapista non è un mago : prima di chiedere una risoluzione istantanea ai tuoi problemi, chiediti quanto tempo ci hai messo a costruirli, in quanto tempo hai trovato una diagnosi, quanto ti ci è voluto per deciderti che ti serviva una mano, e fai una media realistica per il recupero. 5) Non omettere informazioni -anche di vecchia data- quando racconti di te: l’anamnesi è fondamentale . Ma non raccontare la ricetta dei biscotti di tua zia: l’anamnesi non è un libro di cucina. 6

Il paziente biculo

Oggi vi voglio raccontare del paziente con due culi. Per capire di cosa parlo dovete sapere che a Novembre ho terminato il Corso di Perfezionamento in Uroriabilitazione, ovvero di r iabilitazione del pavimento pelvico . Naturalmente era previsto un tirocinio nell’ottimo ambulatorio di urodinamica di Tor Vergata, dove afferiscono pazienti di ginecologia, urologia e chirurga prostatica e proctologica. Insomma, ci si occupa tutto quello che non va nelle parti intime della gente : incontinenze, prolassi, esiti di chirurgia, e altre amenità. Direte: “Devi essere pazza per specializzarti nel perineo”. Eh, forse sì. Comunque, un bel giorno di tirocinio arriva tra gli altri un paziente di ca 65 anni, simpatico, operato  per una fistola all’ano (i più sensibili abbandonino la lettura, prego) . Il paziente in questione, che chiameremo Agilulfo, è stato 7 (sette!) volte in visita dal proctologo che lo ha operato, in quanto lamenta delle sequele non accettabili dal chirurgo,