1) Il neolaureato . Si sente fortissimo, le terapie gli sembrano quasi tutte più facili di quanto credesse, si impegna molto e accetta qualunque paziente in qualunque parte del mondo. Essendo fresco di studi considera sullo stesso piano diagnostico una patologia rarissima e una frequentissima. E’ il motivo per cui spesso ci azzecca, rispetto a colleghi più esperti. Quello, e l’entusiasmo, lo rendono invincibile… fino al primo corso di approfondimento, quando cade nello sconforto della vastità di cose da sapere. 2) L’”arrivato”. Ogni volta che lo incontri, lascia intendere di essere la massima autorità nel campo si cui si sta occupando in quel momento, anche se se ne occupa da due mesi. Spesso parla lasciando cadere briciole di sapienza che spera tu raccolga -per il tuo bene-. Due mesi dopo, lo riincontri e si sta occupando di tutt’altro, in cui comunque è già diventato formatore di medici e professori. E così via. E’ insopportabile, ma spesso è bravo davvero, e
Dottoressa Chiara Filippini